“Basta proclami, di pose di prime pietre ne abbiamo viste troppe. Aspettiamo solo l’ospedale finito, non l’ennesima data”



“Bucci non riesce nemmeno a rispettare i tempi per l’accorpamento delle centrali del 118 e ora pensa di riuscire dove il suo predecessore ha registrato solo fallimenti. Noi ci auguriamo che l’ospedale si faccia, lo aspettiamo dal 2022, ma purtroppo al realtà è un altra e già dall’ultimo cronoprogramma risultano dei ritardi. Tutti ricordano Toti accompagnato dagli allora assessori Viale e Giampedrone vestiti da capo cantieri con l’elmetto che posando l’ennesima prima pietra dicevano che l’ospedale sarebbe stato pronto nell’agosto 2022. Ma ancora Spezia è qui ad aspettare. Quindi, vi do un consiglio: il Felettino, fatelo in silenzio. Basta pose di prime pietre, basta annunciazioni. I cittadini attendono la realizzazione dell’ospedale, visto che a Spezia il pronto soccorso si allaga a ogni temporale, ci sono reparti in cui i pazienti vengono accolti dagli infermieri con gli ombrelli e assistiamo a licenzianti in tronco di personale per servizi internalizzati. Centinaia di migliaia di liguri si curano fuori regione e altrettanti rinunciano a curarsi. Risparmiate il fiato quindi, e parlate del Felettino solo quando sarà realmente ultimato. Anche se resta da capire come l’Asl 5 pagherà il canone di 14milioni di euro previsto dal contratto capestro che è alla base della gara di realizzazione dell’opera. Aspettiamo l’inaugurazione, sì, ma non l’ennesimo annuncio di una data che parte già in ritardo”.

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