da la Nazione
PORTO VENERE
«La Provincia della Spezia e il Comune di Porto Venere non possono continuare a ignorare le segnalazioni che arrivano da Fezzano in merito ai rumori prodotti dal rigassificatore di Panigaglia. Durante le operazioni di scarico del gnl, i cittadini hanno segnalato disagi intollerabili che hanno portato a esposti e richiami agli enti competenti.
Hanno trovato un muro di gomma. Per questo porterò la questione all’attenzione della Regione affinché si faccia sentire attraverso Arpal e chieda una serie di controlli puntuali. Nel documento di verifica di assoggettabilità a Via del progetto ammodernamento ed adeguamento dell’impianto, nella parte riferita al rumore, viene riportato testualmente: “Considerato il particolare contesto territoriale in cui le navi operano, il rumore prodotto dalle stesse può generare forte disturbo agli abitanti dell’area, in particolare nella zona di Fezzano, sia in fase di avvicinamento e di manovra che durante le fasi di carico e scarico, pertanto occorre prevedere un monitoraggio per la valutazione del clima acustico attuale e un monitoraggio in fase di post operam. Occorre inoltre cercare possibili soluzioni per evitare il peggioramento del clima acustico, anche nel caso in cui non emergano superamenti dei limiti normativi”.
Chiediamo che quel monitoraggio venga svolto e che i dati siano resi pubblici per valutare se i parametri siano adeguati al rispetto della qualità della vita dei residenti».
«Al presidente della Provincia Peracchini, che ha prorogato l’Aia al rigassificatore fino al 2037 quando sarebbe maturo il tempo per parlare di dismissione, visto che è l’unico impianto onshore d’Italia, dico che non si possono sempre lasciare soli i cittadini, perché si consegna l’idea che le istituzioni non esistano. La Regione lo scavalchi e, in base all’articolo 2 comma 1 lettera e) della legge regionale12/1998, curi il coordinamento fra la banca dati del rumore a livello provinciale e i sistemi informativi dell’ambiente, regionale e nazionale».