“Con quasi 5 punti sotto la media nazionale, che si attesta a +6.4%, e con oltre 5 punti in meno rispetto al Nord Ovest a + 7.2%, con il Piemonte a +3,8% e la Lombardia a +9%, la Liguria è l’ultima regione in Italia per Prodotto Interno Lordo, ferma a +1.6%. Questa è la fotografia dell’economia ligure scattata dalla Cgia di Mestre per gli anni 2019-2025, e da questo bagno di realtà bisogna partire. La ricetta messa in campo dalla destra in questi dieci anni di governo della Regione si dimostra fallimentare. Quanto chiedono da tempo i sindacati e Confindustria e quanto da noi proposto in campagna elettorale diventa sempre più urgente: serve dare vita a un vero e proprio piano industriale per far sì che la Liguria conosca una nuova fase, per affrontare le sfide del futuro. Non è un’opzione politica, ma l’unica strada che va percorsa. Abbiamo di fronte delle grandi sfide e dobbiamo poterle affrontare con gli strumenti giusti, con una Regione economicamente più forte. I dati dovrebbero riportare alla realtà anche chi governa la Regione che dovrebbe aprire un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati e coinvolti per individuare le strategie da mettere in campo a partire dalle associazioni datoriali, dalle organizzazioni sindacali e dal mondo associativo. Scontiamo l’incapacità di questa destra di essere regia per i progetti del Pnrr, tra cui quelli che riguardano l’energia (basti pensare al progetto mancato di Enel per la produzione di idrogeno); scontiamo il ritardo sulle comunità energetiche e quello con cui è stata costituita la Zls di Genova e la mancata realizzazione di quella di Spezia. Bisogna mettere a fattore comune i grandi centri di ricerca presenti sul nostro territorio e avviare la pianificazione di un progetto industriale che abbia una visione comune, dove confluiscano sforzi economici, legislativi e dove si faccia squadra con le altre regioni per essere capaci di intercettare finanziamenti europei e nazionali. I dati del PIL ligure ci dicono una cosa netta: la politica degli annunci ha fallito e si deve cambiare radicalmente passo, ascoltando le proposte che da più parti possono arrivare.

“Taglio laurea in fisioterapia alla Spezia colpisce un settore in grande crescita”
“Con la chiusura del corso


