03 agosto 2023-
L’azzeramento del fondo affitti, il taglio alla sanità pubblica, il favore verso contratti a termine, la cancellazione dei fondi per le residenze universitarie e soprattutto l’eliminazione del reddito di cittadinanza sono tutte misure che dimostrano come il Governo Meloni abbia deciso di dichiarare guerra ai poveri ed alle famiglie con reddito basso senza pensare che a causa dell’inflazione il costo della vita è aumentato e le diverse modalità di sostegno avrebbero invece permesso di affrontare con maggiore serenità i rincari e le spese quotidiane. Sono decisioni che mettono a rischio la tenuta sociale della nostra comunità e lasciano sole le amministrazioni locali senza strumenti necessari per affrontare il problema. Il taglio al reddito di cittadinanza in Liguria riguarderà 2.00 famiglie per un totale di 4.000 persone che si ritroveranno senza sostegni. I Comuni non stanno avendo il necessario supporto per far fronte alla presa in carico da parte dei servizi sociali: non sono state ancora comunicate le procedure per affrontare questa situazione; non sono state individuate risorse ulteriori nè rafforzati gli organici. Come sarà possibile per decine di piccoli Comuni dare risposte ai loro cittadini, visto che molto spesso non lo hanno nemmeno il personale dedicato ai servizi sociali?Chiaro che in questa realtà il dramma delle persone si acutizza, perchè da un lato vi è la ritrosia ad uscire allo scoperto manifestando le proprie difficoltà e dall’altro vi è l’impossibilità delle amministrazioni a fronteggiare tutte le richieste d’aiuto che arrivano. Le interlocuzioni di questi giorni con patronati, sindaci, associazioni, evidenziano una situazione a rischio: le mense aumentano i pasti distribuiti e le richieste di aiuto crescono esponenzialmente. Se a questa decisione sommiamo l’azzeramento del fondo affitti, che penalizza in primis le fasce più deboli, ed i tagli alla sanità pubblica, dove il rapporto spesa sanitaria-Pil nel 2023 è sceso al 6,7%, ciò che emerge è un disegno di società che abbandona gli ultimi. Solo in Liguria i dati Istat ci dicono che il 24,3% della popolazione è a rischio povertà: 1 ligure su 4. Per contrastare questa situazione la Giunta Regionale dovrebbe mettere in campo azioni straordinarie e prendere ad esempio le regioni virtuose che hanno previsto finanziamenti specifici per il fondo affitti, per abbattere le liste d’attesa con una programmazione strutturata, per interventi in favore delle fasce più in difficoltà. Invece la Giunta di Toti continua a nascondere la verità con una narrazione di una Liguria che non esiste.