Genova, 10 dicembre 2025
“Questa non è una riforma, è la fine della sanità pubblica nella nostra regione. Le ASL assicureranno i servizi in base al budget assegnato: quando sarà finito, cosa faranno i cittadini per curarsi? Sarà assicurata la possibilità di curarsi fuori dalla propria area o dalla regione? I sindaci saranno esclusi dalle scelte fondamentali delle politiche sanitarie: non potranno votare i bilanci né la pianificazione dei servizi. Tutti i nostri emendamenti per coinvolgerli maggiormente sono stati bocciati dalla destra. Le politiche del personale saranno decise centralmente e i territori relegati a comprimari. Abbiamo assistito a una pagina pessima che ha evitato ogni confronto e ogni ascolto di lavoratrici e lavoratori. Una proposta che fa tornare indietro la sanità e la nostra comunità e che contribuirà ad aumentare le differenze tra i cittadini, creando quelli di serie A e di serie B. L’assoluta assenza di confronto registrata oggi in consiglio è la fotografia di cosa questa destra pensa del dibattito nelle istituzioni”.



