Allarme della corte dei conti: « Troppi casi banali, così si intasa l’ emergenza»
ll Secolo xix
LA SPEZIA
«La Corte dei Conti, in occasione del parere sul bilancio regionale, è stata chiara: un accesso al Pronto soccorso su due è un codice bianco o verde. Tradotti in numero significa, in media, sedici codici bianchi e 92 verdi al giorno per l’ASL5. Dimostrazione che la sanità territoriale non funziona, non riesce a rappresentare un filtro al sovraffollamento dei Pronto soccorso. Sempre più cittadini non trovando risposte ai loro bisogni in altro modo si recano al Ps anche per problemi la cui soluzione non lo richiederebbe». A sottolinearlo è Davide Natale, segretario ligure e consigliere regionale del Partito democratico, che analizza i numeri della sanità. «La Spezia è la realtà che registra maggiori fughe passive verso altre regioni in tutta la Liguria. Il costo sostenuto è di 51 milioni di euro, a fronte di 13 milioni di risorse recuperate da cure di pazienti provenienti da altre regioni con un saldo negativo di 38 milioni di euro – spiega Natale -. Dal 2020 a oggi si è registrato una crescita del 14% e solo rispetto allo scorso anno del 6%. Questo dato ne nasconde anche un altro. Visto che le prestazioni ricercate in altre regioni sono esami e visite a media e bassa complessità, ciò significa che decine di migliaia di spezzini che non possono recarsi lontani dalla propria residenza rinunciano a curarsi». E ancora: «Il bilancio di Asl5 passa da 4 milioni di euro di avanzo di amministrazione nel 2023 a 6 milioni di disavanzo nel 2024. In questo quadro risulta complicato immaginare come possa, se non con ulteriori tagli, l’azienda sopportare il canone di 10 milioni di euro annui che dal momento della ultimazione serviranno per pagare la realizzazione del Felettino-illustra Natale -. Il tutto all’interno di un contesto regionale in cui si riduce la percentuale delle risorse ottenute dal fondo nazionale e in cui gli impegni nel perimetro della sanità, al netto delle partite di giro, sul totale degli impegni imputati a bilancio, diminuiscono del 2, 83% rispetto all’anno precedente, passando da 78% a 75, 17%, diminuendo in valore assoluto di euro 305.598. 542, 07 euro, quindi da 4. 228. 193. 630, 23 nel 2023 a 3. 922.595.088, 16 euro solo nel 2024. Conseguentemente, anche gli impegni pro capite si riducono passando da euro 2.801,72 euro del 2023 ad euro 2.597, 90 del 2024». —