“Vorrei sommessamente far notare che, a due giorni dall’entrata in servizio del PS Tracket all’ospedale Sant’Andrea della Spezia, il modo più veloce per sapere dove si trova un paziente non è scaricare la app sul proprio smartphone ma semplicemente bussare a una delle sei ambulanze in fila che anche questa mattina presso il pronto soccorso in attesa di poter consegnare e ripartire per nuovi soccorsi”.
“Perdonate l’ironia, ma pensare che il nostro sistema sanitario ha speso fondi per attivare questo servizio che informa i parenti sulla zona del pronto soccorso in cui si trova un proprio caro, quando questo probabilmente dovrà attendere ore solo per poter essere preso in carico, è una beffa per i cittadini. Chiederò con un’interrogazione di sapere quanto è costato questo servizio ai contribuenti . Nel frattempo torniamo a chiedere investimenti negli spazi ospedalieri, nell’assunzione del personale, nelle attrezzature e in primis in una sanità territoriale funzionante che possa alleggerire i pronto soccorso da prestazioni improprie. Ringraziamo il personale che ogni giorno di prodiga con sacrificio, impegno e capacità per gestire una situazione di cui non hanno alcuna responsabilità. Serve urgentemente un piano per far fronte alle presenze estive: l’organico deve essere rafforzato per poter gestire le prossime settimane garantendo turni umani e il necessario riposto”.

Sanità, direttori nel mirino della Regione, ma hanno raggiunto gli obiettivi
Da la Repubblica di Michela