“Per tutti i partiti regionali Andrea Orlando è il nostro candidato presidente. Poi, è ovvio che ognuno dovrà ultimare i propri passaggi interni. Dunque, aspettiamo che Azione dia il suo via libera definitivo anche con Carlo Calenda. Ma la condivisione con il partito regionale c’è stata ed è stata piena. È stato un percorso assolutamente positivo, con confronti nazionali e regionali, ma per la specificità della situazione ligure era necessario che, dopo il lavoro a livello nazionale, la questione venisse sciolta a livello locale. E’ stata la scelta più giusta”.Voglio ringraziare la generosità politica di Luca Pirondini, che si è messo prima a disposizione come candidato e poi a disposizione del progetto complessivo con la convinzione di poter dare un contributo all’affermazione della coalizione. Nel confronto con loro abbiamo affrontato quelli che saranno i temi ambientali del nostro programma, dal rigassificatore alla chiusura del ciclo dei rifiuti, e naturalmente delle infrastrutture che riguardano la nostra regione. Anche con il partito di Calenda ci siamo incontrati e confrontati: si sono create le condizioni per l’impostazione di un lavoro importante, anche perché le risorse per le opere che sono arrivate in regione grazie al governo Conte II e al governo Draghi sono ingenti. Per quanto riguarda AVS, attendiamo le loro proposte programmatiche che sicuramente andranno nella direzione della costruzione di un programma di coalizione il più condiviso possibile e che il candidato presidente Andrea Orlando saprà portare a perfetta sintesi per poter affrontare una stagione complicatissima per la Liguria”. “Siamo tutti d’accordo che il centrodestra ha minato nelle fondamenta la coesione sociale e il contesto imprenditoriale della Liguria, non ha colto le opportunità per il futuro rappresentate dal Pnrr e non ha costruito quelle condizioni affinché i tanti giovani che si formano nella nostra regione possano rimanere sul territorio per affermare il proprio futuro. Dobbiamo pensare a un rilancio della presenza industriale, tecnologica e dell’innovazione in modo sostenibile nella nostra regione. Su questo sono sicuro che, come dice Elly Schlein, possiamo costruire l’alternativa e rilanciare la Liguria, ancorandola nuovamente a quelle regioni locomotrici dello sviluppo economico del nostro Paese, di cui storicamente facevamo parte, ma che in questi anni abbiamo perso di vista”.