Se serviva una dimostrazione plastica di quanto il rincaro dei costi del Cinque Terre Express fosse una mera operazione commerciale, che nulla aveva a che fare con un concetto di servizio di trasporto pubblico, questa la offre il nuovo orario invernale di Trenitalia sulla tratta tra La Spezia e Levanto. Dal 15 dicembre i treni regionali passeranno dai 29 dell’orario estivo a soli cinque. Contando anche gli intercity si passerà da 48 treni complessivi a soli 15. Un calo del 70%.Spariti i turisti, il servizio conosce un taglio drastico proprio quando il treno torna a essere utilizzato soprattutto dai pendolari che per lavoro o studio si recano alla Spezia. Viene da chiedersi come vengano utilizzati i milioni di euro che ogni anno il flusso dei visitatori verso le Cinque Terre garantisce all’azienda ferroviaria. Di certo, non per migliorare l’accessibilità al Parco nazionale o per favorire la mobilità sostenibile dei suoi abitanti, come abbiamo sentito affermare alla destra in questi anni. È semplicemente scandaloso che la giunta regionale accetti questa situazione che oltretutto rappresenta un modo per affossare il turismo impedendo a chi vuole organizzarsi per il periodo natalizio nelle Cinque Terre di poterlo fare, invitandolo di fatto a optare per altri luoghi. Parliamo di un territorio che dovrebbe fare della programmazione della gestione turistica la principale azione di governo. Molti sono i cittadini che sono spaesati dall’assenza di treni alla mattina e alla sera. La Regione che a parole invita ai cittadini di rimanere nei centri più piccoli e le attività a restare aperte anche nel periodo invernale non riesce ad assicurare nessun tipo di servizio. Trenitalia tratta la Liguria, e in particolare le Cinque Terre, come una mucca da mungere e la giunta tratta i cittadini liguri come dei sudditi”.




