Da Citta’ della Spezia
Cade il primo velo sulle nomine ‘extra’ assessore alla sanità: i consulenti non sono a titolo gratuito ma hanno un costo. Dopo che Bucci ha sostenuto in conferenza stampa e a ogni dichiarazione che l’operazione degli esperti della sanità era completamente a costo zero, oggi fa marcia indietro e deraglia alla prima curva. Infatti, per stessa ammissione di Bucci, uno dei quattro professionisti che affiancheranno l’assessore, politicamente sempre più azzoppato, avrà un costo che inevitabilmente sarà a carico dei liguri. Se non siamo su Scherzi a parte poco ci manca, soprattutto se, sempre per bocca dello stesso Bucci, si scopre che non si sa chi nominerà i professionisti che faranno parte del Consiglio superiore della sanità ligure. Com’è possibile infatti che vengano nominati da una persona completamente estranea all’amministrazione regionale? Sarebbe un unicum nel diritto amministrativo avere un organismo della regione che non sia nominato o per bando o in modo fiduciario dal presidente o dall’assessore ma da una terza persona completamente estranea al sistema regionale. Un consiglio superiore della sanità ligure dove fra l’altro, non ci sono rappresentanti di molte categorie di professionisti che lavorano nel sistema sanitario, è l’ennesima anomalia. Se poi le nomine le fa una persona in autonomia che non risponde né alla giunta né al consiglio regionale, più che un organismo è un obbrobrio amministrativo. Ma le sorprese non finiscono qui, la saga sulla sanità di Bucci si arricchisce ancora di un altro capitolo, quello dei commissari all’edilizia sanitaria, di cui non si ha traccia. Abbiamo capito che al presidente piace la figura del commissario, ma i risultati ottenuti finora sono quasi sempre stati deludenti, basti vedere i ritardi sulla diga di Genova e sullo Scolmatore del Bisagno. Bucci si lamenta che dieci persone non possono bloccare la realizzazione di un ospedale, però non si è accorto che in questi anni la realizzazione degli ospedali in Liguria è stata bloccata da otto persone, il presidente Toti e la sua giunta. Nove anni passati tra innumerevoli annunci di partenze e altrettanti rinvii, di soldi gettati al vento e cittadini che aspettano e anche quello che sembrava l’ospedale più prossimo alla realizzazione, il Felettino, è fermo al palo, con inaugurazione rinviate di mese in mese. Di questo chiederemo conto in consiglio regionale e crediamo che l’effetto annuncio dei commissari come formula idonea per realizzare gli ospedali non convince più neanche chi la fa.