“Siamo arrivati alla parola fine. La destra è riuscita a portare a casa l’obiettivo che si era proposta, ovvero di terminare l’esperienza della Pubblica assistenza della Spezia e modificare radicalmente lo statuto di quelle di Lerici, Ceparana e anche Sarzana. Lo hanno fatto in maniera pasticciata. A oggi le Pa non sanno se possono continuare a svolgere le attività di servizi funerari in questo periodo di transizione prima della scissione delle attività di soccorso da quelle di esequie”.
“Noi volevamo cambiarla del tutto questa norma e ci abbiamo provato con gli strumenti democratici all’interno del consiglio regionale. Ma almeno prorogare l’entrata in vigore della legge avrebbe permesso alle Pa di continuare la propria attività senza i problemi che si trovano ad affrontare oggi. E’ una strada molto pericolosa quella percorsa dalla Regione Liguria. Se si stabilisce il principio che il direttore generale Paolo Bordon può modificare una legge, il consiglio regionale dovrebbe essere sciolto e a guidare la Liguria si metta un solo gruppo di dirigenti. La destra ha distrutto una storia, salvaguardino almeno chi porta avanti la gestione di quelle associazioni, non li esponga oggi a rischi inutili”.